“Sul fronte sociale e assistenziale, a volte in Italia accadono cose contraddittorie e illogiche. Parliamo, ad esempio, del reinserimento sociale. Un detenuto che ritorna in libertà, dopo aver scontato la propria pena, che vuole redimersi e cambiare vita, troverà davvero molte difficoltà a farlo rischiando di non essere reinserito da uno Stato inesistente, e, di tornare nuovamente a delinquere. Al contrario, un europarlamentare, dopo aver percepito uno stipendio che con le varie commissioni può arrivare fino a 20mila euro mensili, al termine dell’incarico avrà un assegno di migliaia di euro per il reinserimento sociale. Secondo voi, questo è uno Stato giusto, meritocratico ed egualitario? Uno Stato giusto dovrebbe occuparsi degli ultimi, delle fasce deboli e disagiate. Ebbene, solo in Italia accade l’esatto contrario? Come associazione che difende i diritti dei cittadini, Assotutela sarà sempre al fianco dei più deboli e spronerà il governo nazionale ad attuale politiche realmente vicine alle famiglie”.
Così, in una nota, il presidente di Assotutela, Michel Emi Maritato, e i vicepresidenti di Assotutela, Carol ed Emanuela Maritato.
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