di Monica Ferdinandi
A Roma, durante la manifestazione “Atreju 2019” si è parlato del dramma di Bibbiano e di Forteto , due casi di cronaca che si snodano al centro di un inchiesta che ha fatto indignare l’Italia sugli affidi illeciti della Val d’Enza,” Angeli e Demoni”. Diversi gli ospiti autorevoli tra giornalisti, e psichiatri. Insieme a loro sul palco, Antonio Margini e Debora Ghillon, con le loro testimonianze di genitori “abusati dallo Stato”. I loro racconti sono un vissuto tragico che ha lasciato inorriditi chi li ha ascoltati . Tra la gente, che applaudiva il loro coraggio, anche rabbia e indignazione davanti a quell’ orco terribile che si è presentato davanti quei genitori , nelle forme e vesti dello Stato. Un mostro che nel tempo ha subdolamente pianificato un sistema terrificante, dove l’assistente sociale ha fagocitato “sostenendo sospetti” la libertà delle famiglie supportata da Tribunali inadeguati e fuori controllo,portandole alla distruzione e generando bambini la cui fragilità porterà a travolgerli e stigmatizzarli per sempre. Quando lo psichiatra e criminologo prof. Alessandro Meluzzi ha affermato che “la difesa della famiglia è anche difesa delle nostre radici, della nostra memoria e di chi siamo noi”“ha puntato il dito proprio sulla nostra Comunità e sul dovere di reagire davanti un sistema criminale che ha come progetto quello di privare un bambino del diritto primario ad avere un padre una madre. Chi parla di demonizzazione e strumentalizzazione di questi casi, tende a voler esorcizzare la paura intrinseca di un sistema dai lati oscuri, ma se non si agirà per tempo, quel male perpetrato dai mercenari dello stato porterà al collasso la famiglia come istituzione e per la nostra società sarà la fine.
Monica Ferdinandi
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