Un dibattito per parlare di pregiudizio e di come superarlo, del coraggio e di come tirarlo fuori, della diversità e di come considerarla una ricchezza. Si è dimostrato un grande successo la presentazione del libro “Al di là del tempo” (Herald editore), opera di Luigi Giannelli, sostituto commissario Coordinatore di Polizia Penitenziaria, in servizio presso la Casa Circondariale Rebibbia N.C. “Raffaele Cinotti”. “Un libro emozionante, coraggioso, dalla trama profonda e stimolante”, commenta la speaker radiofonista e cantautrice, Carol Maritato, presente alla presentazione, svoltasi nella giornata di ieri a Roma. Questa la storia: nel corso della vita i ricordi ritornano puntuali e fissano le immagini come in un film, ti proiettano nella città di Firenze dove i protagonisti di questa storia si inseguono finendo spesso nei bassifondi di questa città meravigliosa. “Dario e Luca, due background assolutamente differenti, ma uniti, forse per esigenza, forse per affetto, in una storia più grande di loro che li porterà – continua Carol Maritato – ad incrociare alcuni personaggi nella loro diversità e stravaganza”.
Il dibattito è stata anche l’occasione per parlare di temi attuali come il ruolo del pregiudizio nella società oggi, come la situazione delle carceri italiane e le condizioni di vita dei detenuti e di lavoro della polizia penitenziaria. Autorevole e interessanti gli interventi in sala. Hanno partecipato: Luisa Di Bagno, Marco Patarnello (magistrato di Sorveglianza del Tribunale di Roma), Claudia Clementi (direttrice della Casa Circondariale di Rebibbia), Luigi Ardini (commissario coordinatore comandante della Casa Circondariale Rebibbia), Gabriella Stramaccioni (garante dei Diritti delle persone private della libertà personale di Roma Capitale), Luigi Giannelli (ispettore superiore di Polizia Penitenziaria), Giorgio Labella (criminologo), Giulia Verrone, Roberta Brega, Roberto Boiardi (editore di Herald Editore), e Paolo Panfilo (docente di Musica presso I. C. N. M. Nicolai – Roma). Tra i protagonisti della giornata anche due giovani musicisti, detenuti a Rebibbia, Ferdinando Ciarelli e Mirian Costantin: “Loro due – ha detto Carol Maritato – sono la prova che le istituzioni ancora esistono, che la rieducazione e la considerazione di valori come la dignità e il rispetto vincono e questo grazie a uomini ancor prima che agenti come Giannelli. Che ha iniziato la lotta contro l’ingiustizia e a favore di una società responsabile. Lui, a differenza di molti non si è mai stancato di combattere contro i mulini a vento della colpevole ignavia o dell’interesse, che opprime il buono del mondo. Loro sono l’orgoglio e la più grande riuscita che il percorso della giustizia deve e può fare”.
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