Ci sono casi, nella cronaca nera che, anche se in apparenza risolti, non sembrano convincere del tutto i criminologi. Per Michel Emi Maritato, criminologo esperto, il delitto di Yara Gambirasio, andrebbe ricollegato al “suicidio” di Sarbjit Kaur.
Ad avvalorare questa ipotesi, ci sarebbero molte somiglianze sia nelle dinamiche delle morti, sia nei luoghi (molto vicini tra loro), del ritrovamento dei due cadaveri.
Yara, scompare nel nulla il 26 novembre 2010, un venerdì di luna calante, esattamente come Sarbjit, scomparsa il 24 dicembre dello stesso anno, nel medesimo giorno della settimana e sempre con la Gibbosa Calante.
Il corpo delle due giovani, viene ritrovato a non molta distanza l’uno dall’altro: quello di Sarbjit Kaur nella conca del fiume Serio a Cologno, a pochi km di distanza dal luogo del ritrovamento di Yara Gambirasio.
Dopo le due autopsie, emergono agghiaccianti particolari, che porterebbero ad unire le due morti; “I tagli inferti sul corpo di entrambe le vittime, non possono non avere che la stessa mano”, questo quanto affermato dal criminologo Maritato,
Le ferite inferte sui corpi di entrambe le giovani, sarebbero molto simili; la ragazza indiana, viene ritrovata con una profonda ferita alla testa e due tagli ai polsi -il cui caso è stato chiuso e catalogato come“suicidio”-, molto simile al taglio della giovane Yarail cui caso viene risolto con il ritrovamento dell’assassino (Massimo Giuseppe Bossetti).
Prosegue Maritato: “l’entità, e la distribuzione, il tipo di disegno dei tagli ritrovati sul corpo di Yara Gambirasio sono compatibili con lesioni inferte su un soggetto che non si stava muovendo, è molto difficile disegnare una ‘x’ con un coltello sulla schiena di una persona se questa si muove”, pertanto quei segni sono stati inferti quando la ragazzina era in stato d’incoscienza, o perlomeno quando non poteva muoversi”.
Nell’autopsia emergono dettagli molto simili nelle modalità di morte di Yara e Sarbjit. Le due ragazze entrambe vergini, avrebbero riportato una incisione leggera sotto la mandibola e un taglio superficiale all’altezza del seno sinistro che sembrerebbe proseguire per tutto il torace, fino a formare una “X” -in regione dorsale- e una J (sempre nella regione dorsale).
Infatti la “J” indicherebbe un simbolo druidico esattamente come la “X” con un richiamo forte alle rune utilizzate dai Celti come dono o sacrificio esoterico Non per questo, le sparizioni di Sarbjit e Yara, avvenute durante la fase calante della luna fredda di dicembre e proprio nella fase calante, si riterrebbe che il sangue fluisca più lentamente dai corpi.
Però, aggiunge il criminologo Maritato “la pista dello stesso assassino sia per l’uccisione di Yara Gambirasio sia per quella di Sarbjit Kaur, non è stata portata avanti e gli inquirenti hanno deciso di chiudere il caso, come suicidio, per la 21enne indiana e come omicidio, quello della tredicenne Yara”.
Se prese in considerazione queste informazioni del Criminologo Maritato, la certezza di un unico assassino inizierebbe a vacillare fortemente. E se Bossetti fosse davvero colpevole, sarebbe l’unico ad esserlo?
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