Assotutela: San Paolo, le rive del Tevere come un albergo

Insediamenti abusivi incontrollati in area golenale. Segata una rete per ricavare un cancello

“Roma e l’abusivismo: situazione fuori controllo. Non parliamo dell’abusivismo tradizionale, fatto di cemento irregolare ma di quello costituito dagli uomini, i cosiddetti fantasmi che popolano le rive del Tevere e vivono in clandestinità, creando problemi igienici e di sicurezza”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “In zona San Paolo, dove le tendopoli fra rovi e sterpi sulle rive del fiume proliferano, abbiamo assistito addirittura all’apertura con chiave di un lucchetto, da parte di una persona non identificata, che manovra a suo piacimento recinzioni metalliche poste a difesa di un’area pubblica demaniale. Perché nessuno controlla? Cosa ne pensa l’VIII municipio? Come riescono, queste persone a procurarsi acqua ed energia elettrica, considerato che nei pressi c’è una fontanella pubblica? E come suppliscono alla carenza di servizi igienici? Sono cose che il cittadino contribuente vuole sapere – attacca il presidente – soprattutto ci si chiede perché le aree golenali del fiume non possono essere godute dai cittadini ma restano in mano a sbandati di ogni tipo che, oltre a creare problemi igienici, minano il senso di sicurezza dei residenti”, chiosa Maritato.

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