CARMEN DE GIRONIMO: “IL PUNTO DI FORZA DELL’ESSERE UMANO È LA CONSAPEVOLEZZA”

Carmen De Gironimo è una emotional coach, attrice, scrittrice, presentatrice che vive di emozioni, passioni, sogni e progetti atti ad aiutare il prossimo e a far scoprire la bellezza che si cela in ogni essere umano.

In questa intervista, relativa alla sua ultima iniziativa dal forte impatto sociale, ci racconta le suggestioni da cui nasce, la lotta contro ogni forma di bullismo attraverso l’approccio dei giovani a qualsiasi tipo di attività sportiva ed esprime la sua filosofia di vita in toto.

Buonasera, Carmen. Lei è una emotional coach: ci spiega cosa significa esattamente?
“Parto dal presupposto che, a mio parere, l’emotional coach dovrebbe essere considerata in parallelo al mental coach. Nel mental coaching si studia l’approccio mentale, col fine di motivare a compiere una determinata azione; l’emotional coach studia le emozioni e indirizza la persona verso la consapevolezza delle proprie emozioni – sia positive che negative – per far sì che esse siano uno strumento di traguardo.”

In un mondo che va di fretta, vivere le emozioni senza lasciarsi sopraffare da esse sembra quasi impossibile. Lei cosa ne pensa?
“Io penso che la fretta sia una caratteristica costante di tutta la nostra vita ma essa non implica l’impossibilità di conoscere le proprie emozioni. Si può anche vivere di corsa con la consapevolezza di quello che si sta facendo in un determinato momento. Ti faccio un esempio, se stai correndo verso un pullman, che rischi di perdere, sicuramente proverai paura, adrenalina o rabbia: vivere quelle emozioni ed esserne consapevoli significa stare in quelle emozioni. Esse, dunque, prescindono dal mondo che va di corsa. Il punto di forza dell’essere umano è proprio la consapevolezza. Fare le cose con consapevolezza ci consente di imparare sempre qualcosa.”

“Emotional & Sport”: come nasce quest’iniziativa?
“Nasce da una mia idea, assieme alla mia socia Maria De Caroli, Vicepresidente dell’Associazione Emotional & More che promuove quest’iniziativa. Crediamo che lo sport, soprattutto il calcio, sia una cassa di risonanza, un veicolo per trasmettere i nostri messaggi a sfondo sociale. Io amo lo sport, sono una yoga terapista e, in quanto tale, ho compreso quanto possa fare del bene e quanto gli sportivi e le persone che hanno un grande impatto sul pubblico possano portare bei messaggi. Si tratta di una kermesse ricca di convegni, talk show, con protagonisti gli sportivi che si uniscono alla cultura, nel sociale. L’anno scorso, ad esempio, abbiamo organizzato una campagna contro la violenza sulle donne e ora vogliamo dare voce al bullismo – termine molto ampio, che assume diecimila forme diverse.”

Quando e dove si terrà l’evento? La scelta del luogo ha una motivazione precisa?
“Siamo una kermesse itinerante. Gireremo tutta Italia e, infatti, saremo a Coverciano, Roma, Firenze, Torino, Avellino e in tante altre città. Attualmente siamo a Bari perché è una città altamente sportiva. Mi preme ringraziare il presidente del settore giovanile scolastico FIGC, Vito Tisci, originario di Bari e che ci sostiene in tutto il progetto attraverso il settore giovanile scolastico; il presidente Gabriele Gravina per averci concesso il patrocinio. Sapevamo che il presidente Gravina è sempre presente quando si tratta di format che incentivano verso lo sviluppo dei valori dell’essere umano ma è davvero un onore e anche una grande responsabilità il supporto di un patrocinio così valoroso per una causa sociale in cui crediamo profondamente. Vogliamo riunire i settori giovanili scolastici perché è importante diffondere questi valori a partire dalle menti più giovani, promuovendo un percorso di crescita.
Inoltre, voglio ringraziare il patrocinio della FIGC, l’Osservatorio sul bullismo e disagi giovanili, ADISE e AIC.”

Quanto è importante lo sport nel trasmettere valori sociali e/o nell’aiutare una persona a superare momenti di disagio?
“È assolutamente molto importante. Lo sport aiuta il corpo, la mente e l’anima. È una medicina naturale, sprigiona endorfine, mantiene il corpo più prestante e, a livello articolare, previene particolari malattie. Scarica ogni tipo di tensione e aiuta anche il cervello e la mente ad essere lucidi. Permette di imparare a stare in squadra, a relazionarsi con i propri compagni e ad aiutarsi vicendevolmente. Se si insegnasse bene, allora si comprenderebbe come, attraverso lo sport, si possa diventare una persona migliore, acquisire consapevolezza del proprio corpo e dei propri limiti, imparando a superarli.”

Quali saranno gli ospiti?
“Tra gli ospiti ci saranno il presidente di Assotutela e criminologo Michel Emi Maritato, il presidente CONI Giliberto, Vito Tisci, Fabio Poli, Rocco Galasso, Michele Grillo che è un funzionario presso la presidenza del Consiglio dei Ministri ed è anche il Vicepresidente dell’Osservatorio del bullismo.
Inoltre Giulio Saitti – persona esattamente attenta al sociale e che sarà premiata per il welfare, Daniele Grillo, consulente finanziario, il Sindaco De Caro, Domenico Distante, direttore di Antenna Sud, il senatore Melchiorre e la senatrice Daniela Sbrollini, sensibile in materia sociale e sostenitrice di “Basta bullo, io ballo”, campagna che porteremo assieme in senato. Verranno premiati sportivi di diverse categorie, tra cui paralimpici: Sara Vargetti, Ramona botta, Donato Grande.
In ogni città, inoltre, daremo grande importanza al territorio con un attore che si esibirà in un monologo sul bullismo e presenteremo il museo della mostra del calcio di Bari.”

Ci saranno delle attività in particolare?
“Non sarà possibile perché non sono luoghi che si prestano allo sport ma ci saranno testimonianze di sportivi. Sarà un’occasione per parlare di sport e per premiare persone che si sono messe in gioco con etica ed emozione. La meta è ben precisa: sensibilizzare i giovani ad essere “Adulti”, campioni nell’anima prima ancora che sul campo o in qualsiasi ambito della vita.”

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