Dal 9 marzo manca questa figura fondamentale mentre la violenza esplode dovunque
Il prefetto di Roma sarà nominato a brevissimo, non è un tema sottovalutato, anzi ritenuto di grande importanza.
Sarà fatto a breve, per intanto Roma non è abbandonata a sé stessa. “Ė questa la dichiarazione con cui il 28 marzo scorso, a un evento di Confcommercio, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, assicurò che la capitale avrebbe avuto entro breve un rappresentante dello Stato all’altezza della situazione. Una situazione drammatica per quanto riguarda il problema della criminalità che, a tutt’oggi, sembra passare in secondo piano”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che fa un quadro allarmante delle condizioni della capitale sul piano della sicurezza: “Otto morti ammazzati a poca distanza uno dall’altro, gambizzazioni, sequestri di persona e una vittima che vola dal balcone perché indebitata fino al collo. Per non parlare della violenza legata al calcio, che presto potrebbe avere un tristissimo epilogo”. Roma è senza prefetto dal 9 marzo, da quando il governo ha spostato Bruno Frattasi alla cybersicurezza, lasciando un delicato nervo scoperto nella città. “Da allora il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, non ha ancora deciso il successore – insiste Maritato – un lusso che Roma non può permettersi, considerato l’impegno profuso in pochi mesi da Bruno Frattasi, che aveva iniziato un percorso virtuoso la cui interruzione non è ammissibile, vista la posta in gioco”, chiosa il presidente.
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