Numerose le segnalazioni arrivate ad AssoTutela circa nefasti postumi dopo l’inoculazione
“All’inizio fu solo un sospetto, a mano a mano quel sospetto è divenuto una certezza: leucemie, piastrinopenie con rischio di sanguinamento, metastasi tumorali e problemi cardiaci a non finire, specie tra i giovani. Questa è la pandemia post-inoculazione del farmaco che ha ridotto gli effetti del Covid e a cui AssoTutela, attraverso idonei strumenti, cercherà di dare risposta”. Lo dichiara il presidente nazionale dell’associazione Michel Maritato, che insieme al coordinatore provinciale Orazio Scuro, sta avviando un’azione con il team di legali da tempo impegnati nella tutela dei diritti dei cittadini. Saranno gli avvocati Luigi de Rassis, Daniele Bocciolini, Marco Valerio Verni e Carol Maritato a sviscerare tutti gli aspetti più complessi della vicenda, emersi in verità attraverso numerosi studi condotti di recente. “La più significativa – precisa Maritato – è la ricerca israeliana pubblicata sulla rivista scientifica Nature, che rileva un aumento di oltre il 25% di chiamate di emergenza per arresti cardiaci e sindromi coronariche acute, in soggetti tra i 16 e i 40 anni, in corrispondenza della inoculazione di prime e seconde dosi. Per non parlare dei problemi di salute verificatisi tra gli sportivi, di cui i ciclisti sono la punta dell’iceberg”. Queste le asserzioni del presidente Maritato, che pur riconoscendo l’azione benefica dovuta alla riduzione degli effetti nefasti del Covid post inoculazione, riporta fedelmente le impressioni raccolte da persone con conseguenze sulla salute: “Si sentono vittime di una sperimentazione il che, nonostante le rassicurazioni degli esperti, è innegabile, non essendo ancora conclusi gli studi sulla ‘sorveglianza post marketing’, ovvero la valutazione degli effetti del siero, in maniera continuativa nel breve e nel lungo termine, che richiedono tra i 2 e i 5 anni”, chiosa il presidente.
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