Cellulari e droga in carcere

Operazione del NIC della Polizia penitenziaria

Nella giornata di ieri nelle provincie di Napoli, Salerno, Perugia e Parma, il Nucleo Regionale del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia penitenziaria unitamente al Comando del Reparto territoriale della Casa Circondariale di Napoli Poggioreale ha dato esecuzione a una “Ordinanza Applicativa di Misura Cautelare” ( 8 provvedimenti di cui 4 in carcere, 3 agli arresti domiciliari, 1 obbligo di dimora nel comune di residenza e obbligo di presentazione alla p.g.), emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura nei confronti di 12 indagati, tra cui un poliziotto penitenziario, tutti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di corruzione, traffico e detenzione illecita di sostanza stupefacente. Le complesse attivi di indagine, condotte dal Nucleo Investigativo della Polizia Penitenziaria hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza in ordine allo stabile asservimento del poliziotto penitenziario, in servizio presso il penitenziario napoletano di Poggioreale, agli interessi illeciti di alcuni detenuti li ristretti, condotte sostanziatesi nel far recapitare a quest’ultimi, con il coinvolgimento anche dei loro familiari, informazioni, telefoni cellulari e sostanza stupefacente in cambio di regali e/o somme di danaro.

Il Nucleo Investigativo della Polizia penitenziaria ha reso possibile, con il suo prezioso apporto nella fase delle indagini condotte dalla Procura, di fare emergere il sistema criminale dimostrando che il Corpo dispone degli anticorpi idonei a individuare e perseguire la corruzione al proprio interno.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari di essa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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