Precari in sanità: stop ai ‘pannicelli’ caldi

“Il rafforzamento del nostro Sistema sanitario regionale dipende, in primo luogo, dai suoi professionisti, che nella emergenza pandemica hanno lavorato in prima linea senza mai risparmiarsi. L’annunciata proroga dei contratti di 5mila dipendenti reclutati nel periodo più oscuro del Covid 19, è soltanto un bicchiere mezzo vuoto che riteniamo si debba al più presto riempire con un impegno della Regione Lazio che vada ben al di là del 31 dicembre 2021”.Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che insiste: “Obiettivo non sindacabile, è quello di arrivare a una stabilizzazione definitiva di operatori che hanno dato un contributo fondamentale e irrinunciabile. La proroga concessa dall’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato è soltanto un atto dovuto, che non giustifica alcuna esultanza. Ora è necessario che anche il governo Draghi faccia la sua parte – ribadisce Maritato – dobbiamo trasformare quei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. Si tratta di professionisti di ottimo livello, formati grazie a una straordinaria esperienza sul campo, che hanno gestito al meglio una fase delicatissima, con il Lazio Regione modello nella gestione del piano vaccinale. Stabilizzare questi operatori sanitari significa investire nel servizio sanitario regionale come non si fa più da tempo: la pandemia e i suoi nefasti risvolti necessitano di tecnologie, risorse e figure professionali specializzate che tali risorse possano condurre ai massimi livelli. Non disperdiamo tale prezioso patrimonio”, chiosa il presidente.

 

 

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