“Ė il 12 maggio 2018, la sindaca Raggi, in pompa magna, inaugura il capolinea della metro C a San Giovanni, vantandosi per aver realizzato il miracoloso ‘nodo’ con la linea A, ovvero un collegamento sotterraneo tra stazioni, con grande vantaggio per i cittadini di Roma sud est”.
Lo dichiara il candidato della Lega in Campidoglio Michel Maritato, in tandem con Simonetta Matone. “A tutt’oggi, ci troviamo con un nulla di fatto, cantieri eterni e i cittadini costretti a un fastidioso e pericoloso andirivieni tra le stazioni e la strada, per effettuare lo scambio dei treni, tutto a causa dell’incapacità e dell’inerzia dell’amministrazione capitolina che ancora non completa il collegamento”. Ancora Maritato: “Per comprendere la gravità della situazione, basta leggere i resoconti della commissione Mobilità in Campidoglio, che si tenne nel dicembre 2019. Si affermava che le operazioni necessarie all’adeguamento della stazione San Giovanni, necessitando la chiusura dell’intera Linea, sarebbero state effettuate nell’estate 2020 o nell’estate 2021. In effetti – precisa Maritato – per molti fine settimana della scorsa estate siamo stati privati del servizio della metro C ma di adeguamenti nemmeno l’ombra. Nessuno, dagli uffici comunali, si è sentito in dovere di dare spiegazioni ai cittadini: l’opera doveva essere completata da Roma Metropolitane, una società partecipata del comune che, sotto l’amministrazione Raggi è miseramente fallita. Alla fine dell’estate 2021 l’evidenza è di fronte a tutti: opere bloccate, disagi per i cittadini, e gli enti coinvolti, ovvero il General Contractor Metro C, i Vigili del Fuoco e l’Atac fuori gioco, con il concreto rischio che l’opera possa essere prima o poi stralciata. Questi sono i risultati prodotti dall’incapacità della giunta Raggi”.
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