Chiediamo chiarimenti alle autorità sanitarie, circa la notizia diffusa sulla campagna di vaccinazione, che dovrebbe partire la prossima settimana e che dovrebbe interessare i dipendenti della Corte dei Conti, sia il personale amministrativo che i magistrati”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “può darsi sia la solita informazione travisata fatto è, che nel nostro Paese, la precedenza all’immunizzazione sulla base dell’appartenenza alle categorie professionali sta prendendo malauguratamente sempre più piede, creando disparità a non finire, fino a configurare la probabile inosservanza del diritto alla salute e all’uguaglianza, costituzionalmente garantiti. Immaginare che si creino sacche di ‘furbizia di casta’ non è concepibile, perciò chiediamo subito che sia fatta trasparenza”. Il presidente si sofferma su un aspetto non secondario della vicenda: “ci chiediamo se le estemporanee trovate sulla dose somministrata alle varie categorie, non contemplino anche personale amministrativo, che magari lavora da remoto, costituendo così un grave vulnus nei confronti di lavoratori effettivamente a diretto contatto con il pubblico o, peggio ancora, dei pazienti fragili ancora in coda in attesa del proprio turno. La bagarre dei vaccini – continua il presidente – specie nella Regione Lazio sta creando una vera e propria guerra tra i cittadini, al pari dei ‘capponi di Renzo Tramaglino’ destinati a beccarsi l’unocon l’altro, come accade troppo sovente tra compagni di sventura. Ė ora che riemerga il principio secondo cui, alla base della precedenza sul vaccino, ci sia il fondante valore della difesa della vita”, chiosa Maritato.
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