“Palermo, 6 gennaio 1980. Ė una domenica come tante, in cui il presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella sta per recarsi a messa con la famiglia. Non arriverà mai alla funzione religiosa perché un vile attacco di stampo mafioso interromperà quella preziosa esistenza”.Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, ricordando l’esponente Dc fratello dell’attuale presidente della Repubblica. “Non possiamo che associarci ai rappresentanti delle istituzioni nel ricordo di un esemplare servitore dello Stato, che ha pagato con la vita la sua avversione alla cupola mafiosa, purulenta infezione della democrazia”, aggiunge Maritato. “Piersanti Mattarella poneva in primo piano il valore della legalità, della trasparenza nell’amministrazione della cosa pubblica e la nostra associazione, che si batte per difendere tali valori nel rispetto dei diritti dei cittadini, non può che sentirsi idealmente vicina agli ideali di un uomo che deve essere un esempio per tutti”, chiarisce il presidente. “Esemplare la sua battaglia per le riforme nel campo degli appalti – spiega Maritato – con il nobile intento di sconfiggere il malaffare, specie nel campo della speculazione edilizia, brodo di coltura di organizzazioni dagli inquietanti connotati. Piersanti era un fautore del dialogo con tutte le forze politiche democratiche, e questo è un ulteriore motivo per apprezzare l’azione di un uomo e di un politico che, ancora oggi, è un fulgido esempio da seguire da parte di tutti i rappresentanti delle istituzioni. Per questo – chiosa Maritato – ci permettiamo di esprimere il nostro compiacimento, per avere ai vertici della Repubblica Sergio Mattarella che, non solo nel cognome, ma nei fatti è viva testimonianza di pulizia morale e fulgido esempio di rettitudine istituzionale”.
Roma, 7 gennaio 2021
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