“La carenza di personale sanitario è sotto gli occhi di tutti ma il governo nazionale sembra non rendersi conto, impegnato com’è a sfornare dpcm a ogni folata di vento. Il fabbisogno di operatori, specie nella Regione Lazio, ha radici antiche e ora, la misera dotazione di 9 miliardi alla sanità nazionale sa quasi di beffa”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega:
“da ben 12 anni, periodo di commissariamento della Regione Lazio e di blocco del turnover, sono venuti a mancare 9.440 dipendenti di Asl e ospedali, l’attuale epidemia di Covid ha solo acuito le difficoltà. Nonostante ciò, i direttori generali di molte Asl e aziende ospedaliere, ricorrono ad avvisi per reperire personale esterno delle cooperative, bypassando le graduatorie di concorso ancora in corso di validità con la giustificazione dell’emergenza”. AssoTutela chiede quali soluzioni si intendano assumere per gli idonei al concorsone per infermieri del Sant’Andrea di Roma. “Perché non si attinge dalla graduatoria degli idonei del Sant’Andrea non ancora esaurita, per le assunzioni di personale sanitario? Perché si preferisce ricorrere a lavoratori a partita Iva e contratto Co.co.co?”. Il presidente Maritato rimarca l’incongruenza e cita la condizione dei precari in sanità: “si ha l’impressione che si voglia come al solito fare riferimento al precariato, che lede i diritti dei lavoratori, dei futuri nuovi entrati, di coloro che sono già in servizio e dei vincitori di concorso. Ora dalla Regione ci aspettiamo risposte concrete e puntuali sia sulle nuove assunzioni che sulla stabilizzazione del personale precario in servizio. Vorremmo sapere inoltre – chiosa il presidente – quali saranno le prossime mosse sul piano vaccinale in itinere, indirizzato in primis al personale sanitario”.
Roma, 11 dicembre 2020
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