Assotutela: Cristo Re, i bambini non sono “obiettivi”

Calcoli ragionieristici alla base della chiusura del reparto Maternità: mancati profitti

“Ospedale Cristo Re Il reparto di ostetricia e ginecologia, fiore all’occhiello della sanità cittadina è destinato a chiudere.

Motivo ufficiale, la contrazione delle nascite e quindi dei profitti per il gruppo privato Giomi, in controtendenza con le politiche a favore della natalità promosse dall’attuale governo”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “La grande tradizione legata a quei 2.500 parti annui, portati avanti con tutti i crismi, con caratteristiche inimitabili di accoglienza, accudimento, cura, empatia è destinata a tramontare. Un vero choc per le donne, quelle in attesa e coloro che avevano prefigurato, in un domani non troppo lontano, la felice esperienza della maternità in quella sede, da sempre punto di riferimento per la capitale” attacca il presidente, che rivolge un pensiero a chi si sente di colpo privato di un bene prezioso: “Siamo vicini alle mamme, alle famiglie, ai 70 lavoratori che dovranno essere ricollocati, con grandi squilibri esistenziali. Una esortazione vogliamo rivolgerla alla Regione Lazio, che in primo luogo dovrà essere pronta ad assicurare i servizi, per non privare i cittadini della dovuta assistenza. Purtroppo, la deriva di una sanità in mano ai privati è sotto gli occhi di tutti e dobbiamo tener caro il Servizio pubblico, che ancora apre le porte a tutti, incondizionatamente”, chiosa il presidente.

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