I giovani protestano mentre a Roma uno studentato, già inaugurato, è vuoto da quasi due anni
“Nomen omen dicevano i latini. Ma non solo i nomi, anche le date indicano i predestinati”, lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che racconta: “Ė il 2 novembre 2021; davanti all’avveniristico edificio di via della Vasca Navale, zona San Paolo, progettato dal professor Lorenzo Dall’Olio della facoltà di Architettura dell’Università di Roma 3 c’è la folla delle grandi occasioni, pronta al taglio del nastro. Peccato però che lo studentato all’ultimo grido, duecento posti letto, due scuole di alta formazione, numerosi spazi collettivi, sia defunto prima di nascere”. Dal giorno della inaugurazione virtuale, la casa destinata ai fuori sede dell’Università Roma 3, non ha mai aperto i battenti, nonostante le rassicurazioni dell’allora presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che nel corso della cerimonia aveva assicurato che la casa dello studente avrebbe aperto le porte entro i primi mesi del 2022. “A oggi, tuttavia, l’edificio è vuoto – attacca il presidente – mentre davanti agli atenei di tutta Italia impazzano le tende canadesi piene di studenti che chiedono agibilità per poter esercitare il sacrosanto diritto allo studio. Se si pensa poi che le stanze devono essere assegnate tramite bando soltanto per dieci mesi, la farsa è assicurata. Si equipara un corso di laurea a una scuola per corrispondenza. Ancora una volta – chiosa il presidente – si fanno pagare agli studenti superficialità ed errori di amministratori che non fanno altro che applicare provvedimenti impopolari”.
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