Nessuna soluzione per la partecipata del Comune. Difficoltà per le 3000 famiglie dei dipendenti
“Si affievoliscono le speranze per dare un futuro certo alle oltre 3.000 famiglie dei dipendenti della Roma Multiservizi. Non è stata accolta dalla Corte dei conti, la proposta di internalizzare numerosi lavoratori, prolungando così un’agonia che va avanti da anni”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che attacca: “Tutto ciò nel silenzio assordante dell’amministrazione comunale, che ad oggi non ha un vero e proprio piano per uscire dall’impasse, se non quello di aprire una nuova società, mettendo sotto il tappeto la polvere provocata dalle numerose criticità. Stupisce che il sindaco Gualtieri che, come ex ministro dell’Economia dovrebbe conoscere alla perfezione le normative, ignori il fatto che è vietata la costituzione di nuovi organismi in presenza di altri che abbiano già lo stesso scopo all’interno della compagine comunale. E Roma Capitale è già proprietaria, attraverso la propria controllata Ama, della maggioranza di Multiservizi. Così, tra un’incertezza e l’altra – puntualizza Maritato – qualcuno informi il sindaco che va garantita a tutti i costi l’attività del servizio aziendale, prorogando l’attuale gestione di tutti i rapporti di lavoro del ramo
Global service e affini. Un servizio importante per la città, che garantisce ogni giorno assistenza ai piccoli utenti, alle scuole e a tante famiglie romane”, chiosa il presidente.
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