Nella capitale nessuna ordinaria manutenzione e le erbacce infestano strade e marciapiedi
“Roma Capitale, la città più verde d’Italia e con il patrimonio agricolo più esteso d’Europa. Peccato che, tale scrigno ricco di valore naturale non trovi competenza e cura per poter essere correttamente gestito. Basta fare un giro nell’urbe, dal centro alla periferia, per constatare l’abbandono del verde orizzontale e verticale”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Da due anni Roma dispone di un regolamento del verde e del paesaggio urbano, frutto di condivisione ed elaborazione da parte di rappresentanze cittadine e di esperti: associazioni, comitati, tecnici, botanici e naturalisti, architetti del paesaggio e pubblici amministratori. L’aspetto negativo è che, più che all’applicazione delle previsioni del regolamento, ci si attiva soltanto per effettuare sciagurate potature o peggio, abbattimenti, che procurano solo un danno al nostro patrimonio naturale. Prevalgono soltanto interventi sbagliati, dannosi e incompetenti – attacca Maritato – senza che nessuno difenda o meglio, sanzioni tali azioni e senza proporre un piano di vera tutela e di sviluppo, né una gestione di lungo respiro. Il patrimonio verde giace in uno stato di completo abbandono, che mette anche in pericolo l’incolumità dei cittadini. Per non parlare delle piste ciclabili, di cui ci si fa vanto per ipocrite esigenze ‘green’ ma che sono impraticabili per erbe infestanti che nessuno eradica. E anche le ville storiche versano nel più completo abbandono, ignorando totalmente le norme del regolamento del verde, approvate ma rese inutili”, chiosa il presidente.
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