Grave incidente ferroviario blocca per ore lo scalo romano. Nessuna soluzione di emergenza
“Da martedì 18, i quattro membri del Bureau International des Expositions che dovranno esaminare se Roma è in grado di ospitare l’Expo nel 2030, si trovano nella capitale, al cospetto delle meraviglie più decantate e, per le loro discussioni, hanno avuto come sede lo strepitoso quartier generale con affaccio sui Mercati di Traiano”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che continua: “Fino a sabato 22, i delegati provenienti da Angola, Kazakistan, Perù e Svezia, saranno guidati nei luoghi più blasonati, immaginiamo tirati a lucido per l’occasione. Sarebbe stato molto interessante se, nella mattinata del 20 aprile, si fossero recati nel girone infernale della stazione Termini, con migliaia di passeggeri disperati, per essere rimasti bloccati a causa del deragliamento di un treno nei pressi di Firenze e tutti gli altri convogli bloccati con una media di tre ore di ritardo. Non intendiamo addossare responsabilità a nessuno per un imprevedibile incidente. Ci chiediamo però come mai il nostro Paese, che si appresta ad affrontare grandi sfide, come l’Expo e l’imminente Giubileo, non disponga di un piano B per i trasporti, qualcosa in grado di supplire improvvise emergenze come quella di giovedì mattina. Soprattutto – insiste Maritato – ci domandiamo che cosa si attenda per realizzare un grande piano di revisione e potenziamento infrastrutturale per evitare che tali sciagure si verifichino. Altro che finanziamento del Pnrr per tornei di briscola e campi per il paddle. Servono opere utili ai cittadini”, chiosa Maritato.
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