Assotutela: Barcaccia, pene esemplari per i vandali. Siano attribuite a chi imbratta le spese per il ripristino delle opere d’arte

“Pseudo ecologisti sfregiano la Barcaccia e Roma si ribella. Questa volta la misura è colma e nei confronti degli attivisti – o meglio dei vandali – di Ultima generazione occorrerà prendere misure drastiche”.

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Parlano di vernice lavabile senza rendersi conto di ciò che dicono. Lo sanno questi sciagurati che il travertino è altamente poroso e i danni apportati alla Barcaccia potranno essere riparati solo parzialmente? Ci chiediamo poi se sia giusto – attacca Maritato – addebitare i costi per il ripristino dell’opera alla comunità e non a questi presunti difensori del globo che non difendono proprio nessuno, essendo l’offesa all’arte il loro biglietto da visita”. Il presidente si chiede se la responsabilità di quanto avviene non debba ricadere anche su chi avalla tale tipo di protesta. “Sono più gravi le responsabilità di questi ragazzotti, quelle di chi li giustifica, con la insostenibile motivazione del fine che giustifica i mezzi o quelle di chi dovrebbe comminare le giuste sanzioni ed evidentemente fa tutt’altro? Ci si chiede se non ricorrano gli estremi del processo per direttissima, considerato che gli Attila sono sempre colti in flagranza di reato e, soprattutto, se si applichino pene commisurate alla circostanza che spesso gli autori degli sfregi sono recidivi”, chiosa Maritato.

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