Nell’ambito di ampia attività di indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Udine al Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria – Nucleo Regionale di Padova, unitamente alla Compagnia dei Carabinieri di Tolmezzo, è stata data esecuzione all’alba della data odierna a Decreto di Perquisizione Personale e Locale e sequestro che ha interessato circa ottanta detenuti del reparto Alta Sicurezza dell’Istituto Tolmezzino, cinquanta camere detentive e locali comuni.
L’attività ha visto il coinvolgimento di 77 unità di Polizia Penitenziaria composte dal personale del nucleo investigativo e da quelle individuate in vari istituti penitenziari del Triveneto oltre a 30 militari dell’Arma dei Carabinieri che hanno operato in sinergia rinvenendo cinque telefoni cellulari e relativi accessori con i quali si presume venissero mantenuti i contatti con l’esterno.
Le operazioni sono state estese ad altri Istituti dislocati in varie sedi del territorio nazionale ove si trovano reclusi soggetti indagati che sono precedentemente transitati nel carcere di Tolmezzo
Sono stati pertanto coinvolti i Nuclei investigativi Regionali della Polizia Penitenziaria di Bari, Bologna, Firenze, Napoli e Torino per procedere alle perquisizioni negli Istituti Penitenziari di Bari, Fossombrone, San Gimignano, Benevento ed Asti. Inoltre sono stati incaricati dal Nucleo investigativo Regionale di Padova i Comandi dei Reparti della Casa Reclusione di Padova e delle Case Circondariali di Rovigo e Vicenza.
L’estensione dell’attività che prendeva spunto da quella eseguita su larga scala a Tolmezzo ha consentito nelle perquisizioni mirate sul resto del territorio nazionale di rinvenire ulteriori due telefoni cellulari a Bari e uno a Vicenza.
La complessa operazione è stata coordinata a livello centrale dal nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria di Roma.
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