Autonomia regionale, serve chiarezza

Numerosi poteri statali potrebbero essere devoluti alle Regioni. Quale convenienza per i cittadini?

“Vogliamo squarciare il velo di silenzio pressoché totale degli organi di stampa su un tema che sembrerebbe marginale ma che potrebbe cambiare di colpo la vita a tutti i cittadini: l’autonomia differenziale delle Regioni”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “Non si comprende perché un esecutivo che, con il dipartimento Editoria e informazione, fa campagne sugli argomenti più svariati, di fronte a una riforma proposta da alcuni governatori del Nord taccia inspiegabilmente, considerato che, attribuire poteri alle Regioni sottraendoli allo Stato potrebbe avere notevoli ricadute sulla vita delle collettività. Si tratta di attribuire materie che interessano da vicino la vita di noi tutti – continua il presidente – e che potrebbero essere sottratte alla possibilità di legiferare da parte dello Stato senza che il cittadino ne venga a conoscenza. Attualmente alle Regioni sono attribuite ampie competenze. Si pensi, ad esempio alla sanità per cui, la gestione, l’organizzazione e i controlli sono interamente di competenza regionale. In futuro, con l’autonomia differenziata, il legislatore nazionale non avrebbe più la possibilità di svolgere un’attività di indirizzo e coordinamento che attualmente può esercitare. Consideriamo, ad esempio, la vicenda della pandemia, superata con una azzeccata campagna di vaccinazione organizzata da organismi dello Stato, in collaborazione con le Autorità militari e chiediamoci come procederebbero le autonomie locali su materie come la qualità dei servizi pubblici delle città, le sanatorie edilizie, la scuola, il commercio e tanto altro. Per questo chiediamo chiarezza e informazione”, chiosa il presidente.

 

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