Quesiti discutibili in un test inviato alle famiglie dei disabili della Regione Lazio
“Avviso ai nostri sostenitori, ai nostri simpatizzanti, a chi ci segue quotidianamente: è in preparazione da parte della nostra associazione, un questionario teso a rilevare in che misura i cittadini apprezzano, o detestano, le istituzioni che li amministrano”. L’ironico annuncio, paradossale e vagamente provocatorio, è del presidente di AssoTutela che evidenzia uno degli scivoloni più plateali in cui è incorsa la Regione Lazio. “Con grande sorpresa, siamo venuti a conoscenza della somministrazione a famiglie del Lazio, che presentano congiunti con problemi di fragilità, di un questionario quantomeno bizzarro, per usare un eufemismo, e poco rispettoso della dignità delle persone. Vorremmo capire meglio la genesi di tale imbarazzante rilevazione e chiediamo come la Regione pensi di ricostruire un rapporto sereno con i cittadini, che si sono visti porre domande improponibili, relative alla ‘vergogna’ o meno di avere in famiglia una situazione di disabilità. Non pensavamo si arrivasse a tanto. Ciò denota – continua il presidente – un totale scollamento tra istituzioni e cittadini e vorremmo capire se prima o poi si possa auspicare un percorso di condivisione o continuare, al posto della democrazia partecipata, al perpetuarsi di una burocrazia elettiva che pensa solo a mantenere i propri privilegi”.
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