Orlandi, una storia ancora nella nebbia

Domenica 12 giugno, su Cusano Tv canale 264 uno dei casi più controversi della storia recente

Sono passati 39 anni da quel 22 giugno 1983 e la ferita ancora non si rimargina. La scomparsa di Emanuela Orlandi, quindicenne figlia di un commesso della Prefettura della casa pontificia, rimane uno dei casi più oscuri della storia italiana, a cui non si riesce a dare compiute risposte. A squarciare, almeno in parte, il velo di omertà e le trame segrete legate a quella che sembrò, inizialmente, la semplice fuga di un’adolescente, ci proveranno gli esperti ospiti domenica 12 giugno alle ore 21 di “Crimini e criminologia” su Cusano Italia Tv canale 264 del digitale terrestre, la televisione del Cusano Media Group dell’Università Niccolò Cusano, che ha conquistato un posto di primo piano negli ascolti con questo suo programma di tendenza. Titolo della puntata, condotta dal vulcanico Fabio Camillacci: “La scomparsa di Emanuela Orlandi 39 anni dopo”. In studio Pietro Orlandi, l’indomito fratello di Manuela che non ha mai smesso di cercarla e di cercare la verità. Accanto a lui Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi. In collegamento: Michel Maritato, criminologo, giornalista e Barbara Fabbroni, psicoterapeuta e giornalista. Un salto nel buio forse creato ad arte, nella storia che vide coinvolti, fianco a fianco, soggetti apparentemente antitetici ma fortemente interconnessi in vari aspetti della vicenda: lo Stato Vaticano e quello italiano, l’Istituto per le opere di religione e il Banco Ambrosiano, la Banda della Magliana e i servizi segreti di diversi Paesi con una sola certezza: la reale natura della sparizione è ancora avvolta nella nebbia.

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