Maritato stigmatizza l’insuccesso dovuto a due farmaceutiche che emigrano all’estero
“Dopo la Catalent un’altra azienda farmaceutica, la Dobfar, abbandona il territorio del Lazio, causa intralci burocratici per avviare la produzione, che tanto beneficio avrebbe portato alla nostra collettività”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che continua: “Si è tanto parlato, purtroppo a vuoto, di semplificazione e sburocratizzazione: ad oggi non abbiamo né l’una né l’altra e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La fiducia delle aziende nel management politico-amministrativo è crollata, così si bloccano gli investimenti. Il risultato, nel caso della Catalent di Anagni, ha visto dirottati 100 milioni in Inghilterra – attacca il presidente – ed è sfumata la possibile occupazione di 100 posti di lavoro nella città di Anagni e dintorni. Da anni Provincia e Regione dovrebbero armonizzare l’iter per accelerare le pratiche sulle autorizzazioni ambientali. In realtà nessuno dei due enti ha dato dimostrazione di agire con capacità manageriali. Stiamo assistendo, purtroppo, all’ennesimo rimbalzo di responsabilità e all’incapacità dei nostri amministratori di discutere dei temi più urgenti e qualificanti per il territorio e di risolverli”, insiste Maritato. “Ancora una volta, per l’insipienza della politica a pagare sono in primo luogo i cittadini e il territorio, che perde così un’occasione d’oro per riqualificarsi e assicurare un futuro ai cittadini, sempre più sfiduciati”.
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