Stop al commercio di animali esotici

Il vezzo di detenere specie proibite costituisce inoltre pericolo per il potenziale sviluppo di virus

“In occasione delle Giornate nazionali Lav, la Lega anti vivisezione, celebrate in questo fine settimana, vogliamo porre l’accento su una tendenza crudele quanto rischiosa, che riguarda un numero sempre più crescente di sedicenti appassionati”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “Siamo sensibili alle crudeltà sugli animali e, se di solito ci occupiamo dei nostri amici domestici da compagnia, questa volta solleviamo l’attenzione sui milioni di animali esotici che vengono venduti al pari di oggetti in Italia. Gli stessi – attacca il presidente – costretti in cattività, è provato che possono diventare veicoli di nuovi virus. Ricci africani, serpenti, gechi leopardi, camaleonti e molte altre specie, sono vendute nel nostro Paese, in numero esorbitante. Le abitazioni cittadine, è risaputo, non sono il luogo adatto per la conduzione di una esistenza accettabile per queste specie, che dovrebbero vivere in natura. Costretti in ambienti minuscoli, ben diversi dai loro habitat naturali, privati della loro libertà e trattati alla stregua di oggetti, subiscono una sorte crudele che va combattuta. Nonostante esista una legge, la 53 del 23 aprile 2021 che ne vieta il commercio, l’importazione, la detenzione e la riproduzione di specie selvatiche autoctone e animali esotici, questo barbaro vezzo continua a imperversare. Chiediamo alle autorità preposte, in primis al ministero della Salute, di intervenire quanto prima per far cessare tale scempio”, chiosa il presidente.

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