Terremoti, macerie e accise mal impiegate

I balzelli pagati dal benzinaio impoveriscono il Paese e non si impiegano allo scopo previsto“Abbiamo già affrontato il tema del costo folle dei carburanti e delle accise che ci paghiamo sopra, un elenco indisponente, tra cui è compresa la ricostruzione dopo il terremoto del Belice, quello dell’Irpinia, poi del Friuli e infine gli altri sismi in Abruzzo ed Emilia. Però c’è un tema che non abbiamo ancora toccato e la foto pubblicata ne è una dimostrazione. E non è un fotomontaggio o una vecchia immagine, risale a pochi giorni fa”. La provocazione arriva da Michel Maritato, presidente di AssoTutela che chiarisce: “Il panorama che vediamo non si riferisce alle città colpite in questi giorni dalle bombe, come sarebbe normale pensare. No – attacca il presidente – la foto si riferisce a uno dei terremoti per la cui presunta ricostruzione paghiamo le accise. Non importa dove sia esattamente, in molti riconosceranno il famoso campanile e ogni altro centro nei paraggi è più o meno nelle stesse condizioni. Il fatto è che, tranne qualche virtuoso esempio come il Friuli, la situazione dei nostri centri ricostruiti solo nella fantasia dei nostri governanti, è più o meno come ciò che si vede in foto. Cosa dobbiamo pensare? Il governo italiano stanzierà centodieci milioni di euro per finanziare l’attuale guerra in Ucraina ma, a quanto pare, le accise pagate a caro prezzo sul carburante da noi cittadini, non consentono all’esecutivo di risolvere il problema di residenti costretti ancora nei container o nelle cosiddette Sae, soluzioni alloggiative di emergenza. E sono molti i giovani di queste parti – incalza Maritato – che non vedendo alcun futuro decidono di fuggire. Ė proprio così che si uccide un Paese”, chiosa amaramente il presidente.

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