Il bonus tarda, il comune indugia: disabili dimenticati

“Nella Giornata internazionale per i diritti delle donne, abbiamo manifestato la nostra vicinanza a tutte le donne che si trovano in difficoltà, in particolare alle donne ucraine in fuga dal disastro per salvare le loro famiglie. C’è però una categoria di donne con cui ci siamo sentiti particolarmente solidali: quelle che assistono un congiunto disabile e che da due mesi attendono un diritto che viene negato”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “Il bonus per l’accudimento, chiamiamolo così, di un figlio, un genitore, un congiunto disabile, che ammonta a 700 euro, quanto un reddito di cittadinanza, da due mesi giace in qualche cassetto delle istituzioni competenti, Comune e/o Regione mentre migliaia di famiglie, parliamo di 3500 nuclei, attendono inviando appelli ovunque, purtroppo inascoltati. Nessuno si cura di tale emergenza – continua il presidente – nonostante per molti sia l’unica fonte di reddito. Parliamo, nella maggior parte dei casi, di donne costrette a lasciare il lavoro per seguire i propri figli che possono confidare esclusivamente su quella entrata. Vorremmo sapere qual è la motivazione che blocca la pubblicazione delle graduatorie da parte degli uffici capitolini oppure, se il problema risale alla fonte ovvero, alla erogazione dei fondi da parte della Regione Lazio. In entrambi i casi, chiediamo rispettivamente a Gualtieri e Zingaretti, di dare una risposta a queste persone disperate”, chiosa Maritato.

Roma, 9 marzo 2022

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