Norme sul verde, il Campidoglio vota, il municipio ignora

“La cosa era nota da tempo ma ora abbiamo la certezza certificata: in Campidoglio la mano destra non sa cosa faccia la sinistra. Ė drammatico perché delle scelte capitoline ne fanno le spese tutti i cittadini”.

Lo dichiara il candidato in Campidoglio nella lista della Lega Michel Maritato, in tandem con il magistrato Simonetta Matone. “Il 12 marzo scorso – spiega – l’Assemblea capitolina ha approvato il nuovo ‘Regolamento del verde pubblico e privato e del paesaggio urbano di Roma’, che ha dettato regole stringenti per evitare la distruzione del patrimonio arboreo cittadino, operazione svolta con disinvoltura e denunciata più volte dai cittadini. Purtroppo, nei mesi successivi alla entrata in vigore della regolamentazione, effettiva dal 15 maggio, le segnalazioni di potature selvagge e abbattimenti indiscriminati sono fioccate come se piovesse – attacca Maritato – senza tener conto minimamente delle rigorose previsioni del testo licenziato in aula Giulio Cesare”. Il candidato rende note le ragioni addotte dagli uffici capitolini: “La grande sorpresa che ci ha colto, è legata alla constatazione che in alcuni municipi i funzionari sembrano cadere dalle nuvole. Nel VI, ad esempio, un gruppo di cittadini ci ha riferito che a una segnalazione effettuata alla Polizia locale, è stato risposto che nessun nuovo regolamento sarebbe stato notificato, tantomeno applicato al verde territoriale. Una vicenda kafkiana, come molte in Campidoglio. Se Virginia Raggi – incalza il candidato – tra uno spot elettorale e l’altro si degnasse di verificare l’applicazione di norme licenziate dall’Assemblea che presiede, non nuocerebbe alla salute della capitale e del verde urbano”.

                             ​​​​​​​​Roma, 16 agosto 2021

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