Piano di ripresa: non dimenticare i fragili

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, un’occasione unica per sanare un antico vulnus che si riferisce alla fascia più debole e meno considerata di cittadini: gli anziani non autosufficienti”.

Lo dichiara il presidente di AssoTutelaMichel Emi Maritato che commenta: “purtroppo però dobbiamo registrare una grave carenza in tale corposo documento. Non esiste alcuna previsione, né un progetto a questi rivolto, atti a provvedere ad ataviche lacune finora mai arginate: abbandono dei bisognosi, cattivo impiego di denaro, impossibilità di accedere alle informazioni per le famiglie. I territori sono abbandonati a sé stessi, con unmanagement da terzo mondo e, sebbene le associazioni di tutela di questa categoria abbiano elaborato una dettagliata proposta in merito da inserire nel Piano di riforma nazionale, atteso da venti anni e mai attuato, nessuno si è fatto avanti per venire incontro a una così estesa domanda sociale direvisione dei servizi”, attacca Maritato. Lo stanziamento totale richiesto sarebbe di 7,5 miliardi, solo una piccola parte dell’importo totale del piano. “Chiediamo almeno – insiste ancora il presidente – di poter fruire dei 5 miliardi necessari per potenziare le strutture residenziali, il minimo che si possa esigere per tutelare questa sfortunata parte della popolazione”, chiosa il presidente.

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