Piano pandemico: “qualche testa deve saltare”

“Leggere e udire parole come quelle pronunciate da due alti esponenti della comunità scientifica, che se fossero confermate sarebbero devastanti, ha contribuito ad alimentare il senso di sfiducia e timore verso le istituzioni che da tempo serpeggia tra gli italiani”.Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, riferendosi ai colloqui tra Ranieri Guerra e Silvio Brusaferro, che sarebbero stati intercettati nell’ambito dell’inchiesta in corso da parte della procura di Bergamo, su presunte responsabilità per l’esplosione della pandemia da coronavirus “Avrebbero definito ‘i somarelli di Venezia’ il ricercatore Francesco Zambon e un suo collega – incalza Maritato – che con il loro report hanno denunciato il mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale. Il senso di superiorità e impunità che si evince da queste parole, non è degno di due persone che rivestono incarichi ai vertici della sanità oltremodo delicati”. Il presidente continua con un suo suggerimento: “se chi ci governa vuole salvare il nostro rispetto per lo Stato e la nostra fiducia nella democrazia, deve trarre le opportune conseguenze da tutta la vicenda. Qualche testa dovrebbe saltare. Fra l’altro – continua Maritato – stanno emergendo aspetti oscuri sulla gestione del piano pandemico, per non parlare delle bislacche forniture di mascherine e ventilatori polmonari, elementi su cui dovrebbe esserci una profonda riflessione. La memoria delle vittime da Covid rimarrà sempre impressa in noi e almeno a questa dovremmo un po’ di trasparenza e pulizia” chiosa il presidente.

Roma, 13 aprile 2021

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