Vaccinazioni, non è solo la carenza di dosi a rallentare le operazioni. Uno dei problemi più stringenti è legato alla esiguità di coloro che possono somministrare: medici, infermieri, farmacisti, purtroppo impediti al reclutamento da norme vetuste e insostenibili”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “per gli infermieri dipendenti dal Servizio sanitario nazionale l’attuale normativa vieta che gli stessi svolgano la propria attività al di fuori delle mura ospedaliere pubbliche, quando invece, dedicando qualche ora al di fuori dei turni, le migliaia di professionisti a disposizione potrebbero risolvere insormontabili problemi. Per questo – insiste il presidente – chiediamo che si proceda speditamente, considerato il parere favorevole del governo, all’attuazione dell’Ordine del giorno presentato dal parlamentare Roberto Novelli in seno all’esame del decreto ‘Emergenza Covid’, che prevede la deroga al vincolo di esclusività degli infermieri dipendenti del Ssn in tema di vaccinazioni. Lo stesso valga per i farmacisti, cui un regio decreto del 1934 vieta l’inoculazione di antidoti presso i propri esercizi. Si faccia valere – chiosa il presidente – la legge 69 del 2009 e le conseguenti sentenze, secondo cui ‘la presenza del medico in farmacia non può ritenersi vietata”.
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