‘Bluff’ delle mascherine: “segnalare gli abusi”

“Fra le tante emergenze emerse con la pandemia da Covid-19, c’è quella delle mascherine taroccate. Ė ormai risaputo, grazie a encomiabili inchieste giornalistiche e agli opportuni sequestri dei Nas, che milioni di prodotti inadeguati sono arrivati nel nostro Paese, e forse a questi è imputabile l’insorgenza dei grandi focolai in ospedali e strutture di ricovero”.Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Il 10% dei 553 milioni di mascherine arrivate in Italia si è rivelato non conforme, inutile e potenzialmente pericoloso per la salute pubblica. Sarebbero 55 milioni i pezzi distribuiti in farmacie e negozi, approfittando delle ‘zone d’ombra’ esistenti nei primi momenti di pandemia, che hanno favorito un ‘far west’ nella importazione, al di fuori di ogni norma regolatrice. A questo punto – incalza il presidente – considerata la difficoltà per i cittadini di riconoscere il materiale inadeguato, chiediamo a tutte le grandi catene di vendita una seria verifica dei documenti e, in caso dubbio, di rivolgersi a laboratori accreditati per la valutazione di compatibilità. Noi come associazione a tutela dei cittadini, faremo la nostra parte e ci rivolgiamo alla collettività affinché ci comunichi tutti gli episodi sospetti ed eventuali materiali inadeguati di cui si è venuti in possesso. Sarà nostra cura operare per la tutela della salute pubblica, costituzionalmente garantita”, chiosa Maritato.

Roma, 1° marzo 2021

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