Non c’è dubbio, la politica Ue sui vaccini è totalmente sotto scacco delle multinazionali e i rifornimenti arrivano con il contagocce.Il consesso europeo non riesce a sottrarsi alla morsa delle grandi industrie”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “se allargassimo i nostri orizzonti, guardando a quella parte di mondo che ce l’ha fatta, forse potremmo trarne qualche beneficio in più” e chiarisce. “Sarebbe opportuno che l’Unione europea cominci a pensare a rilevare il brevetto a Pfizer e Astra Zeneca, per affidare la produzione di antidoti ad altre imprese. Non sarebbe nulla di sconveniente – insiste il presidente – si tratta di tutelare esigenze di salute pubblica e questo giustificherebbe il fatto che siano sospesi tutti i diritti di proprietà intellettuale sui vaccini, come richiesto da India e Sudafrica con altre cento nazioni del mondo”. Maritato illustra inoltre i progressi compiuti nel campo da Paesi “non allineati al mainstream liberista come Cuba, che
ha avviato la seconda fase di sperimentazione del vaccino Soberana 02 del Finlay Institute prima di Natale – spiega il presidente – potrebbe completare l’iter entro marzo ed essere così pronto per la distribuzione molto prima di tanti altri ritrovati delle solite note industrie del farmaco”. Maritato sottolinea inoltre l’apporto di Cuba nella prima fase della pandemia: “non dobbiamo fare grandi sforzi per valutare l’efficienza sanitaria di quel Paese. I suoi medici furono tra i primi ad arrivare in Italia in aiuto ai nostri sanitari con grande successo”.
Roma, 2 febbraio 2021
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