I prezzi dei vaccini e la strategia della ricerca

“Dopo immani sforzi da parte dell’opinione pubblica e di parte dell’informazione, si squarcia il velo di omertà intorno ai vaccini, in particolare sui loro prezzi e ne viene fuori una realtà sconcertante: la società del benessere prende il sopravvento sull’essere umano”.Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “mettendo in fila alcuni dei Paesi che si sono ‘conquistati’ le maggiori quantità di vaccino di una nota multinazionale, se ne ricava la visione che, chi paga di più vaccina di più. Così, ne deriva una discutibile asta per cui, l’Unione europea pagherebbe 15 dollari a dose, gli Usa ne verserebbero 19 mentre Israele, Paese sul podio quanto a numero di dosi inoculate ai propri cittadini, avrebbe speso ben 40 dollari per ogni immunizzato. Un criticabile mercato”. Il presidente riflette poi sulle possibilità potenziali per l’Italia: “ci auguriamo che lo spiraglio aperto con la possibilità di produrre l’antidoto in casa nostra possa invertire la rotta, la produzione in proprio di beni strategici si è rivelata fondamentale e l’esempio delle mascherine di protezione, in un primo momento irreperibili, calza alla perfezione. L’accaduto – precisa Maritato – dovrebbe farci riflettere sull’importanza di finanziare a dovere la ricerca pubblica. Senza tralasciare le ricadute economiche: chi per primo vaccina, per primo riattiva la propria economia. Di sicuro, più cittadini sono immunizzati prima si riattivano produzione e lavoro. Ragioniamoci sopra”, chiosa il presidente.

Roma, 30 gennaio 2021

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