“Dopo tante polemiche ci siamo: è spuntato il nuovo piano pandemico 2021-2023 del ministero
della Salute ed è subito allarme. Tra i vari punti, si paventa anche la possibilità di scegliere chi
curare in caso di risorse scarse”.Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che
precisa: “non cadremo nell’inganno cui sembra tendere tale dichiarazione, ovvero quello della
provocazione. Sostenere che tali asserzioni siano inaccettabili è fin troppo ovvio – insiste il
presidente – piuttosto cerchiamo di leggere tra le righe e, per quel poco che sappiamo degli oscuri
giochi politici, non vorremmo che tale inqualificabile affermazione nasconda altri intenti”. Maritato
va avanti nella sua spiegazione: “guarda caso, si sono subito svegliati i fautori del Mes, sulla cui
opportunità non vogliamo discutere in questa sede, e hanno rivendicato il ricorso a tale misura
economica da assumere immediatamente. Ecco, il nostro pensiero è che si sia fatto uso del ricatto
di ‘triage anagrafico assistenziale’ per convincere i riottosi alla misura di prestito Ue per la nostra
sanità. Noi precisiamo che, in un Paese civile, con un servizio sanitario pubblico e universale, non
solo non sarebbe etico arrivare alla scelta selettiva su chi assistere e chi no ma non è nemmeno
ammissibile che qualcuno utilizzi strumenti programmatori quale il piano pandemico, per volgerlo a
biechi interessi di durata dell’esecutivo e mantenimento delle poltrone, piuttosto che alla tutela
della salute dei cittadini. Sono mezzi da basso impero”, chiosa il presidente.
Roma, 12 gennaio 2021
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