Covid e comunicazione: anche qui Arcuri è il primo

“Campagna di vaccinazione: incassata la spettacolare cerimonia di consegna delle preziose fiale all’Istituto Spallanzani, ci troviamo ora a fare i conti con una disarmante realtà.Non siamo i migliori del mondo”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che insiste: “gasati da una prima fase in cui ci illudemmo di aver superato tutti nel chiudere i cittadini in casa per due mesi, al di fuori di ogni retorica dobbiamo fare i conti con un numero di decessi che ci pone sopra un non invidiabile podio. Abbiamo insistito poi sul fatto che la seconda ondata non ci sarebbe stata e invece siamo ormai certi della terza. Contestualmente – incalza il presidente – abbiamo sostenuto, a parole, il grande impegno nel riformare l’assistenza territoriale ma purtroppo nessuno ha potuto apprezzare la differenza promessa. Ora sperimentiamo l’avvento del ‘Santo vaccinatore’ Domenico Arcuri, che con la sua processione laica di camioncini dell’antidoto e camionette della polizia pulirà il mondo dal Covid. Siamo veramente stupefatti, visto che ancora si sta discutendo sull’algoritmo che deciderà chi si vaccina per primo, senza proporre una comunicazione istituzionale misurata e rispettosa dei nostri palesi limiti. Intanto – chiosa Maritato – il commissario Arcuri ci spieghi come mai milioni di italiani continuano a crucciarsi sulle verità nascoste legate alla vaccinazione mentre sul sito dell’azienda di cui è amministratore delegato compare il piano di reclutamento per il personale medico da ingaggiare per la somministrazione”.

Roma, 28 dicembre 2020

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