“Abbiamo appreso, con grande costernazione, della scomparsa per Covid di due dipendenti Ama della sede di Tor Pagnotta, a distanza di poche ore uno dall’altro. Da tempo abbiamo appurato, e abbiamo più volte denunciato, le condizioni precarie in cui sono costrette a lavorare intere categorie professionali, che hanno sopperito alle carenze soltanto grazie al loro spirito di sacrificio”.Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “l’Azienda vive da anni una grande crisi organizzativa e gestionale. Arrivano alla nostra associazione diverse segnalazioni relative alle problematiche condizioni di lavoro degli addetti. E questo, riteniamo, si riflette sull’indecorosa situazione della raccolta rifiuti nella Capitale e sui continui aumenti della Ta.ri., tassa che per la qualità del servizio reso dovrebbe diminuire, altro che aumentare. Perciò riteniamo che i vertici Ama debbano rispondere di una serie di inadempienze, in primo luogo quelle relative alla tutela della salute dei dipendenti. In primo luogo – insiste Maritato – sulle modalità con cui le misure anti contagio e i protocolli di sicurezza vengono applicati”. Il presidente ribatte sulla necessità di rendere pubblici i dati relativi alla diffusione della infezione da Covid presso la categoria. “Sarebbe il caso di rendere noto il numero dei decessi, soprattutto vorremmo sapere se viene praticata la rilevazione della temperatura in entrata agli stabilimenti Ama, se viene rispettata la regola del distanziamento sociale e se vengono effettuati periodicamente test antigenici e tutti i controlli del caso. La salute dei dipendenti – chiosa Maritato, dovrebbe venire prima di tutte le altre istanze aziendali”.
Roma, 22 dicembre 2020
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