Ospedale di Palestrina: crolla il tetto nel reparto Covid

“La sanità del Lazio cade a pezzi e non solo in senso metaforico. Nonostante l’immagine accreditata, di servizio perfettamente funzionante, uno stereotipo che appare su tutti i principali mezzi di informazione, la realtà dei fatti smentisce tale edulcorato quadretto ed entro breve, se non si provvede, ci troveremo peggio di altre regioni attualmente al centro delle critiche”.Lo sostiene il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che spiega: “Non bastava il caos di 1500 referti di tamponi spariti nel nulla a Tivoli, ora alla Asl Roma 5, assistiamo al crollo del pannello del controsoffitto – il secondo in meno di un mese – nel reparto di Terapia sub intensiva dell’ospedale di Palestrina, riconvertito per l’accoglienza dei pazienti Covid-19”. Sembra che i calcinacci piovuti dall’alto lunedì sera, 16 novembre, non abbiano provocato disastri colpendo i degenti, salvi per miracolo. “Poteva essere una tragedia – continua Maritato – con materiali piovuti su pazienti fragili e gravissimi. Il danno causato da infiltrazioni d’acqua era già noto da tempo alla direzione in quanto segnalato dagli infermieri ma, evidentemente trascurato. Valgono poco le sbrigative giustificazioni della direzione, che assicurava a fine ottobre di aver provveduto per tempo alla riparazione e che oggi replica goffamente, garantendo di aver inviato subito i tecnici per porre rimedio. Tali episodi non dovrebbero avvenire in un Paese civile. Ci chiediamo – insiste il presidente – in che modo siano effettuati i lavori; ci piacerebbe conoscere la natura dell’appalto e la ditta che sta provvedendo. Non solo per una questione di trasparenza, quanto perché i cittadini vanno tutelati in ogni momento, specie in quello più difficile come la malattia”.

Roma, 18 novembre 2020

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