C’era una volta l’Italia potremmo dire, o meglio c’era una volta la nostra Italia: potremmo essere di parte, ma il nostro Paese ha tutto per essere definito se non il più bello sicuramente tra i migliori al mondo.
La storia e la cultura di cui disponiamo sono fortunatamente le prove più schiaccianti che possiamo fornire a chi contesti la nostra teoria.
Gabriele Giardini è una figura che rappresenta a 360 gradi la cultura, l’arte e l’amore per la propria terra; il premio Eccellenza Italiana presso il Senato della Repubblica si aggiunge al già invidiabile palmares di riconoscimenti ottenuti.
Dalle parole di Giardini traspare una forte emozione per il premio ottenuto e ancor più determinazione nel provare a cambiare un sistema burocratico e di controllo forse ormai da troppi anni inceppato.
“Il premio è per me un valore aggiunto e ringrazio il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato con il quale ho un rapporto di amicizia fraterna e stima al quale tengo particolarmente.
Credo che il nostro petrolio sia la cultura e tutti noi dovremmo impegnarci maggiormente per rendere l’Italia un Paese migliore ai nostri occhi in primis ed a quello dei turisti in secundis.
Nel pratico credo sia necessaria una valorizzazione di tutti i musei; l’Italia dovrebbe applicare un controllo maggiore sulla pulizia delle città e sull’inquinamento ambientale in modo da valorizzare l’ambiente. Noi viviamo la città come fosse una cosa diversa dalla vacanza, in realtà dovremmo prestare più attenzione cercando di mantenere pulito il posto in cui abitiamo e le strade che ogni giorno percorriamo. Penso sia necessario adottare provvedimenti più severi verso chi sporca con l’obiettivo di creare un “modello Italia” che un domani possa diventare un esempio per tutti gli altri Paesi.”
Le parole di Gabriele Giardini tracciano delle linee guida attuabili con pochi piccoli sforzi, con il desiderio di partire dalle piccole cose per arrivare a creare un Paese migliore ed invidiato da tutti. Ricostruire un palazzo dalle fondamenta per arrivare ad avere un tetto adeguato alla bellezza interna che la storia ha donato.
“Diventeremo la scarpetta del sistema e non possiamo permettercelo. Ci sono stati gravi errori dei burocrati ma non si può svendere l’Italia così, è un dolore che non ci meritiamo e soprattutto che la nostra cultura non si merita.
Abbiamo città splendide ed una penisola che offre natura e paesaggi sorprendenti: io ed il Presidente Maritato ci impegniamo in prima persona per cambiare tutto questo, ma deve esserci una volontà comune, altrimenti sarà impossibile cambiare la realtà.”
Conclude Gabriele Giardini, Eccellenza Italiana AssoTutela presso il Senato della Repubblica
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