Multato mentre faceva beneficenza, il motivo? Non ha voluto firmare l’autocertificazione

Solidarietà e aiuto al prossimo rappresentano da sempre i valori che dovrebbero primeggiare nella quotidianità di un Paese, ancor di più oggi, in uno dei periodi più complicati degli ultimi decenni.
La pandemia Covid-19 ha messo in ginocchio l’Italia impoverendo moralmente ed economicamente un popolo che naviga nello sconforto e nel malcontento globale.
Michele Pellegrini, delegato al commercio di AssoTutela per la Sardegna è stato il protagonista di un caso tanto bizzarro quanto grave: “Tramite i social mi sono messo in contatto con una famiglia che mi ha dichiarato di avere gravi problematiche economiche, mi sono immediatamente recato al supermercato ed ho acquistato generi alimentari da poter donare a queste persone. Durante il tragitto sono stato fermato dai carabinieri che mi hanno multato di 400 euro. Mi sono rifiutato di firmare l’autocertificazione semplicemente perché non avendo fatto test o tamponi potrei avere contratto il Covid-19 e firmare un’autocertificazione potrebbe significare testimoniare un falso. Inoltre nella multa che mi è stata rilasciata è specificato come il motivo della mia uscita non rientri tra i casi di necessità, trovo sinceramente assurdo tutto questo. Il nostro primo cittadino aveva dichiarato tramite un comunicato la libera circolazione all’interno del comune, quindi mi sono fidato delle parole di chi dovrebbe rappresentarmi.”
“La cosa che mi preme raccontare è che i vigili hanno dichiarato il falso, sono stato multato perché io mi sono rifiutato di firmare l’autocertificazione ma è stato scritto che il motivo della mia uscita non rientrava tra i casi di necessità: non riesco a capire cosa sia più necessario di portare del cibo a delle persone che muoiono di fame”
Ospite al programma “Live non è la D’Urso” Michele Pellegrini racconta la sua storia trovando un appoggio parziale della conduttrice che risponde stizzita alla provocazione contro il governo Conte lanciata dal delegato di AssoTutela: “Il presidente Conte dice che siamo tutti sulla stessa barca, ma noi navighiamo con un gommone e lui su un panfilo”. Dopo un veloce scambio di opinioni la D’Urso difende a spada tratta i vigili e il governo Conte, togliendo il collegamento con Michele Pellegrini.
“Non capisco come si possa difendere dei vigili che dichiarano un falso, noi di AssoTutela ci batteremo per fare una class action e dare tutela a tutti i cittadini che necessitano un supporto contro queste ingiustizie.”

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