Da diversi settimane ormai l’emergenza determinata dalla diffusione del covid-19 ha sconvolto la nostra quotidianità, le nostre più semplici abitudini.
Ciò che ognuno di noi sta vivendo assume i caratteri di una vera e propria situazione inedita, nella quale siamo stati chiamati ad un grande sacrificio: limitare le nostre libertà individuali per evitare la diffusione del contagio da coronavirus rimanendo a casa e limitando il più possibile le occasioni di contatto sociale. Tutto questo a tutela della nostra salute e soprattutto dei soggetti più deboli ed esposti al contagio ed al fine di evitare che il sistema sanitario nazionale andasse al collasso.
Ognuno di noi è stato chiamato a fare piccole o grandi rinunce a tutela del bene supremo della salute pubblica. Tali azioni assumono il valore di grandi atti di responsabilità e solidarietà sociale in un momento storico ove medici, infermieri e scienziati sono chiamati ad un immane lavoro.
Ciò premesso, però, Assotutela, come Associazione a tutela dei consumatori, non può non porre l’attenzione su ciò che ognuno di noi sta vivendo, in termini di limitazioni di diritti e libertà fondamentali.
In uno stato di diritto ed in condizioni normali tutto ciò è qualcosa di inimmaginabile.
Tali condizioni sono state stravolte da un virus che ci ha catapultato in una situazione del tutto eccezionale mai provata prima.
Ma ragionando in termini giuridici/costituzionalistici, lo stato di eccezione giustifica sì deroghe ma non in maniera indiscriminata: la tenuta dello stato di diritto, anche di fronte all’emergenza, richiede infatti limiti e controlli al potere del Governo di incidere restrittivamente su diritti e libertà fondamentali. Tutto questo è accaduto? I provvedimenti adottati con i vari Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri possono essere considerati legittimi?
Assotutela cercherà di far rispondere a queste domande scendendo in campo a tutela dei propri associati raggiunti da sanzioni penali e mettendo a disposizione degli stessi i propri legali di fiducia che analizzeranno ogni singola posizione valutando le opportune azioni legali da intraprendere.
Lo dichiara in una nota il Principe Orazio Scuro delegato della stessa alle politiche imprenditoriali.
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